Per verificare se l’impianto di casa è a norma, bisogna consultare un esperto del settore, quale può essere l’installatore, il quale dovrà valutare con precisione tutti i seguenti punti:
Impianto elettrico e anno di costruzione
Se l’impianto elettrico presente nell’appartamento è stato costruito dopo il 1990, non si dovrebbero riscontrare criticità. La legge n.46/90 infatti, prevede che le case costruite dopo la data del 13/03/1990 debbano essere necessariamente munite di interruttore differenziale (salvavita) con l’impianto di terra coordinato. Se invece la casa è stata costruita o ristruttura prima di tale data sarà necessario contattare l’installatore per le dovute verifiche.
Il magnetotermico differenziale
Il differenziale puro non è altro che un interruttore automatico che è solitamente inserito all’interno del quadro elettrico, con il compito di interrompere l’alimentazione del circuito qualora si venga a contatto con un parte elettrica in tensione. Controlla il valore dell’intensità di corrente, sia in ingresso che in uscita, e la interrompe solo se la differenza tra supera un determinato valore. Se a questo dispositivo si aggiunge l’interruttore magnetotermico, con la potenzialità di proteggere l’impianto elettrico dal sovraccarico si dà vita al magnetotermico differenziale.
Sostituzione delle vecchie prese
Se l’impianto elettrico è antecedente al 1990 sarà necessaria la sostituzione delle prese elettriche con quelle dotate di contatto di terra, collegato all’analogo circuito.
Separazione dei carichi
È buona norma dividere l’impianto elettrico in almeno 2 circuiti, ovvero: l’alimentazione dei carichi di forza (ad es. elettrodomestici) e l’alimentazione delle luci.
Idoneità dei cavi
Di fondamentale importanza la verifica, a cura dell’installatore, dell’idoneità dei cavi elettrici che compongono l’impianto. A seconda della potenza assorbita dai carichi sono necessari cavi con determinate caratteristiche (sezione).